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Bada a come parli… con una macchina

DG Lab esplora il mondo dei comandi dell’intelligenza artificiale

martedì 16 settembre 2025

Come si parla con l’intelligenza artificiale? Può sembrare una domanda banale, dopotutto basta “scrivere” in una chat simile a un’app per inviare i messaggi e porre una domanda: “chi ha vinto l’oro nei 100 metri alle ultime Olimpiadi?”, “come si fa la dichiarazione dei redditi?”, “quanti minuti deve bollire un uovo per essere alla coque?”. Sembra facile, certo, eppure molti di noi si saranno resi conto che le risposte, a volte, sanno essere deludenti o poco soddisfacenti, magari con qualche errore o persino con informazioni inventate. E se questo accade per informazioni legate al nostro tempo libero, figuriamoci se dovessimo affidarci all’intelligenza artificiale per lavorare.

Questi problemi non nascono dall’incapacità di rispondere dell’IA, piuttosto dalla mancata comprensione del contesto a cui facciamo riferimento. Per noi può sembrare scontato proprio perché la domanda nasce da un nostro desiderio o curiosità, ma per la macchina queste informazioni sono totalmente assenti e, per questo motivo, tende a tirare a indovinare per soddisfare le nostre richieste. Fortunatamente è piuttosto facile aggirare il problema: essere specifici e precisi nell'indicare le istruzioni a un’intelligenza artificiale può migliorarne sensibilmente le risposte e, di conseguenza, evitare di farci perdere tempo.

È stato proprio questo il tema centrale del primo appuntamento di DG Lab dove i partecipanti, sotto la guida esperta di Danilo Castelli dell’agenzia Hands On, hanno potuto sperimentare in prima persona i vantaggi nel dialogare con rigore con diverse intelligenze artificiali. Non solo ChatGPT, ma anche Claude e Gemini sono state messe alla prova con domande precise e dettagliate, a volte lunghe ben più di 10 righe, con il preciso obiettivo di individuare il migliore alleato per lo svolgimento del proprio lavoro quotidiano.

Ma a questo punto vale la pena chiedersi: che senso ha porre domande così lunghe e strutturate a una macchina? Con il tempo speso a scrivere, non facevo prima a risolvermi il problema da solo? Il vero vantaggio di questo metodo, infatti, va inteso in una finestra temporale più ampia: se ho scritto un comando complesso per ottenere una risposta soddisfacente potrò, in un prossimo futuro, riutilizzarlo per ottenere il medesimo risultato in termini di qualità spendendo molte meno energie. Certo, dovrò fare qualche modifica, ma i ragionamenti fatti in origine rimarranno comunque validi per garantire un ottimo risultato o, come si dice in gergo, output, in grado di farmi risparmiare tempo e fatica.

Ora la prossima puntata di DG Lab, prevista per mercoledì 17 settembre, guarda a uno step successivo: come salvare più comandi come quelli appena discussi in un unico luogo, di modo che non debba cercarli ogni volta da capo? In altre parole, come posso personalizzare l’intelligenza artificiale per creare il mio assistente personale? Tutto questo è possibile, ovviamente, ma per scoprire di più bisognerà partecipare alla serata, dalle 17.30 alle 19.00 presso Palazzo Benvenuti.

Tutte le informazioni su come partecipare al seguente link.

DG Lab è un progetto ideato e curato da Gianmarco Pallaoro con il supporto di Impact Hub Trento e Hands On. L'iniziativa è finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento, dalle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Trento e dal terzo tavolo d’ambito della Provincia Autonoma di Trento GiPro - Giovani e Professioni, con il contributo della Banca per il Trentino Alto Adige.